Mä 46715 (01)

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La recensione di:

fumettino

 
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Caratteristiche

Codice:

46715

Produttore:

Marklin

Nr. Servizio:

 

Tipo:

trainato

Epoca : Epoca III - 1945 - 1970
Data produzione : 2006/2009

Prezzo:

136,00 €
Nuovo / usato ?: Nuovo

Data acquisto:

2006
Modifiche apportabili: La riduzione di velocità di almeno due dei tre motori presenti

Luogo d'acquisto:

Kempten, D

Giudizio

Dettagli:

Sufficienti

Scorrevolezza:

Molto Buona

Sensibilità al deragliamento:

Molto Buona

Funzioni digitali:

Molto Buone

Suoni:

-

Giudizio complessivo:

Molto Buono

Descrizione:

- Gru digitale - Tre micromotori piezoelettrici le consentono di effettuare i dovuti movimenti di rotazione cabina, braccio e gancio - Monta un decoder di modello particolare - Il carro gru e quello di appoggio, kranschutzwagen, sono uniti fra di loro in modo non divisibile.

Impressioni:

- Diciamo subito che non è il caso di organizzare paragoni con altri "sollevatori" di casa Märklin ben più imponenti di questo, siano essi di colore giallo oppure rosso! Questa è solo una 'onestissima' GRU da far camminare sul plastico, senza impegno, in un insieme formato con gli altri tre modelli di carri della stessa serie LW a formare un simpaticissimo convoglio da lavoro. Pur giudicandola abbastanza spartana nelle sue finiture, questa gru esegue i suoi bravi tre movimenti classici di un 'aggeggio' del genere e cioè muove il braccio in su e in giù, lo ruota a destra e a sinistra, fa salire e scendere il gancio. Più di questo non è deputata ad eseguire, neppure nella realtà. Quindi, nel suo piccolo, si difende abbastanza bene e fa quello che deve fare - Come detto porta i colori dei mezzi ferroviari da lavoro in linea e il marchio della ditta LW, la Leonhard Weiss GmbH & Co. KG, un'impresa tedesca che impiega circa 4000 dipendenti, e che si occupa fra l'altro anche di costruzioni ferroviarie. La LW ha una sua sede proprio a Goppingen, città natale della nostra Märklin, e località dove è dichiarato residente il carro gru come si evince dalla scritta sul fianco del carro stesso evidenziata in una delle foto allegate.
- Tornando al modello, come si vede anche nelle immagini, è composto da due rotabili strettamente vincolati fra di loro e quindi inseparabili. Uno è il carro vero e proprio della GRU e l'altro il carro di SERVIZIO dove risiede la forcella amovibile di appoggio del braccio in posizione di riposo. Sotto questo carro 'appoggio' dovutamente zavorrato è presente il pattino di presa di corrente. Mi piace molto la 'ralla' di unione che è realizzata in sottilissimo metallo. Oggi tendono sempre più a realizzare questi particolari in plastica, molto più spessi di aspetto ma che risultano estremamente delicati all'atto pratico. Pensate al tender di una loko. Direi incredibile che addirittura la mastodontica Big Boy, e il suo non meno pesante compagno tender, siano collegati fra loro da una misera ralla in plastica!
- Giudizio. Non posso dire se è bella o brutta perché ormai come modello la conosciamo tutti, diciamo che è una cosa generalmente molto benvoluta essendo presente fra noi da sempre in quanto apparsa in catalogo più di cinquantacinque anni fa. Si affacciò sul mercato per la prima volta nel 1955, colorata di bleu, e poi fu riproposta nel corso degli anni in varie altre tonalità anche più o meno decorate... a fasce trasversali. Questa è del 2006, è gialla, ma sostanzialmente è identica a tutte le altre. E' montata su un carrello in metallo a tre assi molto robusto che però presenta il pianale di rivestimento e le decorazioni esterne delle 'sale' in materia plastica che, spesso e volentieri, ho trovato (intendo nei modelli classici) spezzato. Sicuramente il suo peso contribuisce a questo risultato per le possibili cadute a terra dal piano del plastico durante il gioco. Questa 46715 digitale, forse è meglio trattarla con un pò più di riguardo e cercare di non farla 'volare' che in fin dei conti non è nata per svolgere questa attività aeronautica. I tre movimenti che effettua, quelli elencati in precedenza, sono controllati da tre motori piezoelettrici miniaturizzati che gli ingegneri Märklin sono riusciti a far stare tutti insieme nella seppur piccola cabina che mi figuro era già piena di contrappesi, cavetti, rinvii e rocchetti vari - L'unico sincero appunto che posso muovere a tutto il complesso è l'elevata velocità con la quale vengono eseguiti i movimenti di salita/discesa del braccio e in special modo quello di rotazione. Rimane estremamente difficoltoso poter posizionare con precisione il gancio sulla verticale desiderata. Invece il gancio sale e scende molto dolcemente ed è apprezzabile vederlo muoversi con la sua naturale lentezza, direi quasi impercettibile. L'uncino presente è molto piccolo e rimane quindi arduo agganciare degli oggetti non appositamente predisposti con un adeguato occhiello ma, con un pò di pazienza, facendolo dondolare prima di qua e poi di la, alla fine ci si riesce. Certo, il gancio si potrebbe sostituire con un uncino più aperto, ma a me non piace snaturare l'oggetto dal come è stato progettato e pertanto me lo tengo così com'è
- E' molto divertente usarla, spesso ci passo delle buone mezz'ore e oltre di chiamiamolo relax per non definirlo accanimento da aggancio.
Alla fine però mi ritrovo con il pollice e l'indice della mano con la quale manovro la 6021, da me utilizzata per i suoi movimenti, che mi fanno parecchio male perché, come ho sempre asserito, la forza da porre per superare la resistenza della molla di richiamo della manopola di questa Control Unit è veramente eccessiva. Per giocare con la gru è tutto un lavorio di tic/tac, oltre lo zero, sul pomello rotante "rosso"
e la mano alla fine ne risente. Almeno la mia - I "cavi" atti a comandare sia il braccio sia il gancio sono talmente sottili che mettono soggezione al solo pensare di doverli toccare. Uno dei miei presentava di nascita una leggerissima spellatura alla quale, per evitare che potesse peggiorare, ho rimediato con una 'toccatina' di colla ma logicamente in quel punto il cavo si è indurito e saltella al passaggio sulla gola rotante della puleggia. Nulla di grave, sarebbe da sostituire, ma ho paura che aprendo la cabina... mi salta fuori tutto l'armamentario e mi si ingarbuglia il giocattolo. Meglio lasciare tutto come sta tanto funziona egregiamente. E poi... per quello che deve fare.
- Cosa importante da conoscere: Questi motori piezoelettrici non hanno un fine corsa... ma arrotolano sempre, e quindi quando il cavo finisce di srotolarsi da un lato... lo avvolgono nell'altro senso. Quindi che succede? Succede che selezionando ad esempio la discesa del gancio, o quella del braccio... si ottiene invece nella realtà la sua salita in quanto il cavo si è arrotolato al contrario. Con un pò di pazienza, capito il meccanismo, va manualmente resettato il tutto. Ma è cosa facile. Se ne parlò anche 'teatralmente' in una discussione sul Forum.
- Così, giusto per allegare un pezzo di storia, ho inserito anche una foto che ho preso dal nostro Forum 3R dove appare il prototipo di questo modello di GRU. Lo scoprì e ce lo presentò tempo fa il nostro amico >Leitner< che, scoperta chissà dove tale immagine, testualmente scrisse... Esiste davvero! E io che credevo fosse frutto della fantasia di qualche distorta mente all'interno della Märklin - E invece eccola qui la Krupp-Ardelt nella sua immobile maestosità, anche lei gialla pur se un pò rugginosamente scrostatella. Però nella foto si vede ricoverata al chiuso, chissà se intendono restaurarla. Speriamo di si, anche se poi, rimessa a nuovo, mi resterebbe difficile andarla a vedere chissà dove e in quale sperduta teutonica landa.
- Per concludere, tutto il complesso è lungo 20,8 centimetri e pesa 191 grammi; Ribadisco che mi piace molto e mi ci diverto assai. Anzi, ora mi vado a fare pure una... 'tirata' - Maurizio
 
Link alla discussione: http://www.3rotaie.net/forum/topic.asp?TOPIC_ID=6818

Date:

giovedì 10 novembre 2011

Time:

20.54