Caratteristiche principali: Motore senza manutenzione e provvisto di volano, un solo asse motore, due cerchiature di aderenza, nessuna luce sul fronte anteriore o sulla coda, illuminazione interna con tre
lampadine saldate, e quindi difficilmente sostituibili, su una piastra a soffitto che lascia però al buio la parte posteriore dell'abitacolo, il pattino di presa di corrente spunta
parecchio dalla coda e non è certo un bel vedersi, le ruote presentano la carreggiata che è molto stretta rispetto alla carrozzeria e quindi risultano irrealisticamente incassate
specialmente quelle del penultimo asse. In totale monta cinque assi. E' lunga meno di quindici centimetri. Pesa 139 grammi. |
- Iniziai una discussione sul Forum in Aprile per chiedere notizie da chi la possedeva e successivamente, nonostante le non confortanti notizie ricevute, mi acquistai la trappoletta.
Potendo scegliere presi l'esemplare di colore rosso perché pensai che quello verde, dato il minimo ingombro, mi sarebbe potuto sparire fra gli alberelli dell'impianto e poi... chi lo
trovava più! Quello realmente testato all'epoca in Italia e quindi riprodotto nel classico colore castano/isabella non è facile da trovarsi come modello e fra l'altro costa pure parecchio.
- Non è certo una cosa esaltante veder circolare l'aggeggio sul plastico, si rischia pure di perderla nascosta dietro qualche carrozza passeggeri. Di certo non ci si ferma davanti a lei in
contemplazione a rimirarla per cercare di vedere i suoi particolari costruttivi o per la sua precisa distribuzione per il movimento delle ruote. Non presenta nulla di tutto questo. E' uno
strano oggetto che quando fu progettato, nella realtà, proponeva delle varianti al sistema rotabile ferroviario, se proprio non vogliamo definirle innovazioni, e sul plastico fa piacere
vederla così piccola vicino ai classici e neri mastodonti a vapore. Intendiamo l'acquisto a futuro ricordo di un pezzettino di storia ferroviaria anni '30. Se vogliamo si potrebbe
paragonare, come progetto, al poi più recente schienenbus. Li hanno adottato ruote di ferro su una carrozzeria tipo autobus stradale. Qui potremo dire che hanno modificato un mezzo
stradale per farlo invece camminare sui binari.
Cammina? Si, eppur si muove, stranamente riesce pure a camminare. Pur montando un minuscolissimo motore riesce ad andare avanti e indietro senza produrre fra l'altro alcun rumore, e questo
anche sui miei classici binari Emme. Monta un circuitino elettronico per l'inversione di marcia. Non fa altro, a luci interne accese si muove e basta.
Per concludere: Uno sfizio come un altro, costa relativamente poco e si lascia guardare con 'cucciolesca' simpatia. Piace anche al nipotino che ancora non parla ma riesce da tempo a
trafficare con il trasformatore. Quando la vede muoversi la punta con il dito indice e lancia un suono interpretabile come "un-ghè" che io traduco in un... ma che è quella cosa?
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