Ro 43930 (01)

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La recensione di:

Silvio Pastorini

    

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Caratteristiche

Codice:

43930

Produttore:

Roco

Nr. Servizio:

491 001-4

Tipo:

Elettrica

Epoca : Epoca IV - 1970 - 1985
Data produzione : 1996

Prezzo:

 
Nuovo / usato ?: Nuovo

Data acquisto:

02.10.2006

Categoria:

Analogico

Rodiggio:

Bo'2'

Giudizio

Dettagli:

Eccezionali

Minimo:

buono

Forza di trazione:

Sufficiente

Sensibilità al deragliamento:

Insufficiente

Funzioni digitali:

 

Suoni:

 

Giudizio complessivo:

Buono

Descrizione:

Il modello Roco 43930 riproduce nella versione per funzionamento in c.a. l’elettromotrice panoramica, “Gläserner Zug”, ET 91 delle DB, che venne costruita da Fuchs e da AEG all’inizio degli anni ’30, in due esemplari a trazione elettrica e tre a trazione diesel. Sopravvissero al secondo conflitto mondiale solo due unità diesel e una elettrica, l’ ET 91 01 (dal 1968 riclassificata 491 001-4).  Quest’ultima ha una potenza di 390 kW e raggiunge la velocità massima di 110 km/h. L’elettromotrice è dotata di due pantografi, in origine entrambi simmetrici. Nel 1976 uno di essi venne sostituito con un pantografo asimmetrico, sul quale è più agevole la sostituzione dello strisciante, operazione necessaria per i viaggi sulla rete elvetica, la cui catenaria presenta una poligonazione diversa da quella tedesca e austriaca.
La colorazione “olimpica” in azzurro fu mantenuta dal 1972 al 1985, quando ormai l’elettromotrice veniva utilizzata solo più per escursioni turistiche. Dopo un grave incidente subito nel 1995 e un periodo di accantonamento, il rotabile divenne proprietà del Museo dei Trasporti di Norimberga.

Impressioni di guida:

L’estetica del modello può dirsi senz’altro molto ben riuscita e rende in maniera egregia tutta la particolarità del rotabile reale; i figurini dei viaggiatori e del macchinista sono già forniti e collocati sui sedili dal costruttore.
Per quanto riguarda la parte funzionale, occorre dire che il modello circola in maniera soddisfacente sui binari C e non sugli M, perché la scarsa possibilità di escursione in altezza del pattino crea problemi di stabilità di marcia in corrispondenza degli scambi in metallo, nei quali la puntinatura centrale della terza rotaia si trova ad un’altezza maggiore rispetto ai corrispondenti di plastica.
E’ possibile la captazione alternativamente da terza rotaia o da catenaria.
Il motore è ben alloggiato e nascosto nel vano tra i due carrelli, a uno dei quali trasmette il moto grazie a una trasmissione cardanica.

 
Link alla discussione: http://www.3rotaie.net/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1356

Date:

lunedì 01 gennaio 2007

Time:

23.57